LA PROPORZIONE AUREA E LA QUINTA PITAGORICA
LA PROPORZIONE AUREA E LA QUINTA PITAGORICA
Ciò che mette in relazione la quinta pitagorica e la sezione aurea sono le proporzioni armoniche.
Entrambi i rapporti sono considerati armoniosi nella loro forma (con similitudini significative nella rappresentazione) e sono spesso associati a concetti di bellezza, equilibrio, consonanza, e armonia nelle arti e in natura.
La natura è piena di esempi affascinanti di proporzioni e relazioni matematiche che rispecchiano una profonda armonia e bellezza. Tra questi, due delle più celebri e studiate sono la proporzione aurea e la quinta pitagorica.
Sia il rapporto aureo (spesso indicato con la lettera greca φ) sia la quinta pitagorica rappresentano esempi di proporzioni naturali percepite come particolarmente armoniose, anche se una è un numero irrazionale (0.618) e l’altra è una frazione di numeri interi (3:2). Il numero aureo si trova in molti fenomeni naturali, dalla spirale di una conchiglia alle ramificazioni di una pianta, passando per le proporzioni del corpo umano. Gli artisti e gli architetti hanno a lungo utilizzato tale proporzione per creare opere d’arte e strutture esteticamente appaganti. Anche la quinta pitagorica, ovvero l’intervallo musicale che intercorre tra la prima e la quinta nota di una scala, rappresenta un esempio di proporzione naturale percepita come particolarmente armoniosa. Questa relazione, espressa dal rapporto 3:2, è stata a lungo studiata e utilizzata nella musica, essendo considerata una delle consonanze più perfette. Entrambe esprimono relazioni coerenti profondamente connesse alla percezione umana della bellezza e dell’armonia, pur appartenendo a mondi matematici differenti (irrazionale – razionale). La consonanza perfetta della quinta pitagorica rispecchia, in un certo senso, la proporzione aurea della natura, dimostrando ancora una volta come la matematica e la geometria siano intimamente legate alla nostra esperienza estetica del mondo. Rivelando la bellezza e l’armonia insita nella creazione.
Rappresentano veri e propri “specchi della perfezione”, riflettendo la profonda connessione tra il mondo dei numeri e la percezione umana del bello.
RIASSUMENDO
Abbiamo visto che Il numero aureo (φ) è un numero irrazionale, quindi non può essere espresso esattamente come rapporto di due numeri interi. Al contrario, la quinta pitagorica 3:2 è un numero razionale, quindi può essere rappresentato come rapporto di due numeri interi. Pur essendo numericamente diversi (φ ≈ 1.618 vs 3/2 ≈ 1.5 – φ ≈ 0.618 vs 2/3 ≈ 0.667), ed avendo applicazioni in ambiti diversi, entrambi contribuiscono alla percezione dell’armonia e della proporzione.
Divisione Aurea
1.618 rappresenta il valore totale del rapporto aureo.
- 0.382: la parte più piccola.
- 0.618: la parte più grande

Quinta Pitagorica
- 1/3 ≈ 0.333: la parte più corta della corda.
- 2/3 ≈ 0.667: la parte più lunga della corda.

Inoltre, un altro aspetto interessante è il seguente.
La scala pitagorica si basa sulla progressione di quinte perfette, ovvero l’intervallo di 5 toni. Questa progressione non si chiude in un cerchio perfetto a causa del comma pitagorico, che rappresenta uno scarto minimo ma non trascurabile. Questo porta a una spirale infinita delle quinte, che non si richiude su se stessa. Di parte la sezione aurea è una proporzione matematica caratterizzata da una progressione infinita e non ciclica. Questa progressione genera una spirale logaritmica, che si avvicina all’infinito senza mai chiudersi su se stessa.
Entrambe le progressioni – quella delle quinte pitagoriche e quella della sezione aurea – generano una spirale infinita e non chiusa. Questo, può dirsi essere un elemento interessante di similitudine matematica.
GUARDIAMO COS’E’ IL RAPPORTO AUREO
Prendiamo un segmento A – R

dividiamolo in due parti A P – P R di cui (A-P) ha una lunghezza superiore

considerando la lunghezza intera del segmento (che chiameremo a)

la lunghezza del segmento A–P (che chiameremo b)

infine la lunghezza del segmento P–R (che chiameremo c)

Se il rapporto fra il segmento a nella sua interezza e b (ovvero la parte più grande della suddivisione) è uguale al rapporto fra b e c, abbiamo una sezione aurea. Fra a e b c’è lo stesso rapporto che c’è fra b e c.
a sta a b come b sta a c
a : b = b : c
Quindi, se il nostro rettangolo ha un lato che misura 80.90 px andremo a dividere questo valore per la costante 1,618 = 50 (la parte più grande della nostra suddivisione). Per ottenere il valore della parte più piccola, andremo a sottrarre il risultato (della nostra suddivisione, ovvero 50) da 80.90 = 30.90
a = 80.90
b = 50
c = 30.90
A cura di Serena Giannini
LA PROPORZIONE AUREA E LA QUINTA PITAGORICA
Ciò che mette in relazione la quinta pitagorica e la sezione aurea sono le proporzioni armoniche.
Entrambi i rapporti sono considerati armoniosi nella loro forma (con similitudini significative nella rappresentazione) e sono spesso associati a concetti di bellezza, equilibrio, consonanza, e armonia nelle arti e in natura.
La natura è piena di esempi affascinanti di proporzioni e relazioni matematiche che rispecchiano una profonda armonia e bellezza. Tra questi, due delle più celebri e studiate sono la proporzione aurea e la quinta pitagorica.
Sia il rapporto aureo (spesso indicato con la lettera greca φ) sia la quinta pitagorica rappresentano esempi di proporzioni naturali percepite come particolarmente armoniose, anche se una è un numero irrazionale (0.618) e l’altra è una frazione di numeri interi (3:2). Il numero aureo si trova in molti fenomeni naturali, dalla spirale di una conchiglia alle ramificazioni di una pianta, passando per le proporzioni del corpo umano. Gli artisti e gli architetti hanno a lungo utilizzato tale proporzione per creare opere d’arte e strutture esteticamente appaganti. Anche la quinta pitagorica, ovvero l’intervallo musicale che intercorre tra la prima e la quinta nota di una scala, rappresenta un esempio di proporzione naturale percepita come particolarmente armoniosa. Questa relazione, espressa dal rapporto 3:2, è stata a lungo studiata e utilizzata nella musica, essendo considerata una delle consonanze più perfette. Entrambe esprimono relazioni coerenti profondamente connesse alla percezione umana della bellezza e dell’armonia, pur appartenendo a mondi matematici differenti (irrazionale – razionale). La consonanza perfetta della quinta pitagorica rispecchia, in un certo senso, la proporzione aurea della natura, dimostrando ancora una volta come la matematica e la geometria siano intimamente legate alla nostra esperienza estetica del mondo. Rivelando la bellezza e l’armonia insita nella creazione.
Rappresentano veri e propri “specchi della perfezione”, riflettendo la profonda connessione tra il mondo dei numeri e la percezione umana del bello.
RIASSUMENDO
Abbiamo visto che Il numero aureo (φ) è un numero irrazionale, quindi non può essere espresso esattamente come rapporto di due numeri interi. Al contrario, la quinta pitagorica 3:2 è un numero razionale, quindi può essere rappresentato come rapporto di due numeri interi. Pur essendo numericamente diversi (φ ≈ 1.618 vs 3/2 ≈ 1.5 – φ ≈ 0.618 vs 2/3 ≈ 0.667), ed avendo applicazioni in ambiti diversi, entrambi contribuiscono alla percezione dell’armonia e della proporzione.
Divisione Aurea
1.618 rappresenta il valore totale del rapporto aureo.
- 0.382: la parte più piccola.
- 0.618: la parte più grande

Quinta Pitagorica
- 1/3 ≈ 0.333: la parte più corta della corda.
- 2/3 ≈ 0.667: la parte più lunga della corda.

Inoltre, un altro aspetto interessante è il seguente.
La scala pitagorica si basa sulla progressione di quinte perfette, ovvero l’intervallo di 5 toni. Questa progressione non si chiude in un cerchio perfetto a causa del comma pitagorico, che rappresenta uno scarto minimo ma non trascurabile. Questo porta a una spirale infinita delle quinte, che non si richiude su se stessa. Di parte la sezione aurea è una proporzione matematica caratterizzata da una progressione infinita e non ciclica. Questa progressione genera una spirale logaritmica, che si avvicina all’infinito senza mai chiudersi su se stessa.
Entrambe le progressioni – quella delle quinte pitagoriche e quella della sezione aurea – generano una spirale infinita e non chiusa. Questo, può dirsi essere un elemento interessante di similitudine matematica.
GUARDIAMO COS’E’ IL RAPPORTO AUREO
Prendiamo un segmento A – R

dividiamolo in due parti A P – P R di cui (A-P) ha una lunghezza superiore

considerando la lunghezza intera del segmento (che chiameremo a)

la lunghezza del segmento A–P (che chiameremo b)

infine la lunghezza del segmento P–R (che chiameremo c)

Se il rapporto fra il segmento a nella sua interezza e b (ovvero la parte più grande della suddivisione) è uguale al rapporto fra b e c, abbiamo una sezione aurea. Fra a e b c’è lo stesso rapporto che c’è fra b e c.
a sta a b come b sta a c
a : b = b : c

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